domenica 24 febbraio 2013

La Fideuà... ricordi di un viaggio a Siviglia!




 

Complice il brutto tempo e quest'inverno che non ne vuole sapere di finire e che io ho voglia di sole, oggi propongo un piatto che profuma di estate! Un piatto che ho scoperto durante l'ultima vacanza in Spagna, a Siviglia, città splendida di cui sono rimasta entusiasta! Una città affascinante, che fonde in se la cultura islamica e cristiana, dalle piccole viuzze che costituiscono il centro storico, ai grandi parchi ombreggiati, divisa in due dal placido fiume Guadalquivir.
A Siviglia comunque, la parola d'ordine oltre che “cultura” è anche “divertimento” con i suoi tipici locali dove si balla il flamenco, dove si mangiano tapas, passando da un bar all'altro e si beve sangria e tinto de verano. Il carattere e il fascino di Siviglia mi ha catturato da subito, come da subito mi ha catturato la sua cucina, le tapas, la paella e, grande scoperta... la fideuà!!
La fideuà è una specie di paella ma ciò che la differenzia è l'uso della pasta (i fideos) al posto del riso. Inutile dire che una volta tornata a casa, non ho potuto fare a meno di cercare di replicare questa ricetta ma, non è stato mica facile! Prova e riprova, questa volta credo però, di esserci riuscita!!
La fideuà ha, come tutti i piatti tradizionali, molte varianti, a seconda dei luoghi e dei gusti, io l'ho mangiata così e così la ripropongo!

 

Ingr:

350 gr: di spaghettini
500 gr: di calamari
300 gr: di cozze
300 gr: di vongole
300 gr: di gamberi
500 ml di brodo di pesce
1 cipolla piccola
2 carciofi (in estate 300 gr di fagiolini)
½ peperone rosso
1 manciata di piselli
3 pomodori maturi e sodi
2 spicchi d'aglio
1 bicchiere di vino bianco
1 cucchiaino di paprika
1 bustina di zafferano
Olio e sale



 Pulire i gamberi togliendoli la testa e il carapace e con questi scarti e le verdure, sedano carota e cipolla, preparare il brodo.
Pulire anche le cozze e le vongole e farle aprire in una padella a fuoco vivace con olio, 1 spicchio d'aglio, un poco di prezzemolo e vino bianco, scolarle, filtrare il liquido di cottura e tenerlo da parte.
Pulire e affettare i calamari.
In un teglia capiente, o meglio, in una paellera, scaldare un filo d'olio, versarci gli spaghettini spezzati di circa 3 cm e farli tostare, quindi metterli da parte. Aggiungere ora olio nella paellera e far cuocere i calamari, sfumare con il vino bianco e verso fine cottura aggiungere anche i gamberi, scolare e mettere da parte. Aggiungere olio se occorre e far rosolare la cipolla e uno spicchio d'aglio tritati finemente,  unire i peperoni, i carciofi tagliati a listarelle (d'estare i fagiolini a pezzetti e sbollentati un po')  e i pomodori pelati, tolti i semi e fatti a pezzettini) portare quasi a fine cottura.
A questo punto aggiungere ora la pasta, spaghettini spezzati di circa 3 centimetri di lunghezza, mescolando bene per far insaporire il tutto, spolverare con la paprika e unire anche lo zafferano sciolto in un mestolo di brodo, unire anche il liquido filtrato delle cozze e il brodo di pesce via via che occorre, mescolando la pasta come per cucinare un risotto.A fine cottura unire il pesce già cotto, le vongole e le cozze, ancora un minuto sul fuoco e servire.




 
Con questa ricetta partecipo al contest di Squisito “Viaggio nel gusto”