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venerdì 19 febbraio 2010
Tartine di Tiro
Mi ha molto colpito la dedica di Sabrine “dedicata a tutti quelli che hanno ancora voglia di giocare in cucina... ebbene io nonostante non sia più giovanissima ho ancora voglia di giocare in cucina… questa raccolta mi ha fato riprendere in mano il “manuale” e devo dire che era tanto che non lo risfogliavo, presa dalle tante ricette nuove che amo sperimentare…
L’ho comprato nel lontano 1980, o giù di lì, non ricordo bene è passato tanto tempo!
L’ho comprato per regalarlo a mia figlia, allora molto piccola, per invogliarla a pasticciare in cucina, e devo dire che ha funzionato! La prima cosa che abbiamo fatto insieme sono state le tartine di Tiro per portarle ad una festa a scuola e da allora l’ho fatte tante di quelle volte…
La ricetta di queste tartine, ispirate a Tiro, la più antica e celebre città della Fenicia, vi offre il destro e perfino il sinistro di… strabiliare gli ospiti con la vostra abilità. Però un momento: Prima di mettervi a tartineggiare ricordatevi di lavarvi le mani. Anche perché i Fenici facevano il sapone più di 4000 anni fa!
Tartine di Tiro
Versione Cartagine (fondata da Pigmalione)
Che cosa occorre:
Panini (o tartine) non molto grossi; tonno; acciughe; limone; prezzemolo; capperi; burro.
Come si procede:
Amalgamate, mescolandolo ben bene con un cucchiaio di legno, il contenuto d’una scatoletta di tonno o ventresca con un cucchiaio di burro fresco. Vi verrà una specie d’impasto morbido e quasi soffice. A questo aggiungere un trito di due filetti di acciuga, un ciuffo di prezzemolo e una presina di capperi, il tutto ammorbidito da un cucchiaio di succo di limone. Ultima rimescolata e siete pronti a fare il “pieno” delle vostre tartine.
Note:
Unica aggiunta che ho fatto ho messo un po' di maionese, per amalgamare meglio
Con questa ricetta partecipo alla raccolta