Pensando al semolino viene sempre in mente una minestrina da bimbi piccoli o da vecchietti ma ci si sbaglia! Con il semolino ci si può fare anche una torta!! Questa infatti è una torta tradizionale toscana, un guscio di frolla racchiude una morbida crema al semolino e una copertura al cioccolato... golosa!!
Dopo ripetuti tentativi, non sempre esaltanti, ecco la più soddisfacente delle versioni, complice anche un'occhiata al libro dell'Artusi che, anche se datato, è sempre un grande maestro!
Ingr:
Per la frolla:
250 gr: di farina
120 gr: di burro
120 gr: di zucchero
1 uovo
1 pizzico di sale
Scorza grattugiata di una arancia
1 pizzico di lievito
Per la crema di semolino
100 gr: di semolino
700 gr: di latte
100 gr: di zucchero
3 uova
30 gr: di burro
50 gr: di mandorle
1 pizzico di sale
La buccia di un'arancia
Per la copertura di cioccolato
200 gr: di cioccolato
200 gr: di panna
Preparare la frolla nel solito modo, impastando tutto, formando una palla e metterla a riposare in
frigo, anche per alcune ore.
Per la crema di semolino: Mettere a bollire il latte con un pizzico di sale e la scorza di
un'arancia, nel frattempo tritare le mandorle con lo zucchero, non appena il
latte avrà raggiunto il bollore, versare
a pioggia il semolino e far cuocere, mescolando continuamente e a fiamma
bassa, per alcuni minuti. Togliere dal fuoco e unire il composto di zucchero e
mandorle, unire anche il burro, mescolare e lasciare intiepidire, quindi
aggiungere le uova già sbattute a parte.
Distendere la frolla in uno stampo apribile di 24 cm
imburrato o foderato di carta forno, rialzare bene anche i bordi, punzecchiare
il fondo con una forchetta e fargli fare una prima cottura in forno già caldo a
170 per circa 15 minuti, quindi versare sopra la crema di semolino e rimettere
in forno per altri 10 minuti, sfornare e lasciare raffreddare completamente.
Preparare la copertura spezzettando il cioccolato e
mettendolo nella panna bollente fuori dal fuoco, mescolare bene fino ad
ottenere una crema fluida e bella lucida, versarla sul dolce già freddo, far
rapprendere a temperatura ambiente per almeno 3 ore.